Esistono binomi che sono sinonimo di un unico concetto: pizza e birra, pane e nutella, hamburger e patatine, nerd e gadget…
Su questo unicum ci sono persone che hanno costruito un business, onorati e rispettati dalla comunità, come ad esempio di Jeff Berg aka Barnacules Nerdgasm, un ex developer Microsoft che ha fatto dell’essere nerd una ragione di vita (in tutti i sensi).
https://www.youtube.com/user/barnacules1/videos
Ma non sempre questo è possibile. Ci vuole coraggio e fortuna per vivere di “essere se stessi”. I nerd medio è molto spesso un poveraccio che si trova la casa invasa di inutili gadget: aspirapolveri usb per tastiere, ventilatori da scrivania, adattatori assurdi da ethernet a firewire, pennette usb di star wars , doctor who, caschi da realtà virtuale mai utilizzati, stampanti 3D per non stampare mai.
Gadget che in un certo senso sono parte del nerd stesso, che può ripercorrere la sua crescita personale (mentale e professionale) attraverso lo storico del loro acquisto, ritornare con la mente al passato guardando i vecchi mouse con la pallina o lo switch di porte seriali ingiallito che nonostante la sua inutilità, rimane comunque un pezzo di cuore sulla mensola del workspace casalingo, sfogliare scatole piene di floppy disk che mai potremo rileggere, di cd-rom perfettamente catalogati ma ormai smagnetizzati, una miriade di dati archiviati e perduti allo stesso tempo, come foto rigate e sbiadite che i nonni tenevano nel cassetto ad alle quali solo l’owner sa dare un significato.
Un tesoretto di ricordi a valore attuale nullo, ‘il mio tesssssoooroo’.