Ubuntu phone, costa poco ma…

Anche Ubuntu si propone come sistema operativo alternativo in ambito mobile. A mio avviso (ma non è che ci voglia un supertecnico  per capirlo) una impresa molto ardua a causa di un mercato leggermente ‘saturato’ da iOs e Android che (ad esempio) nel mercato USA detengono rispettivamente il 41.6% ed il 53.1% delle quote per un totale del 94.7% del totale.

La modalità con la quale Ubuntu tenta questo abbordaggio ai colossi delle telefonia mobile è alquanto bizzarra: un sistema operativo disponibile per un solo modello di telefono che verrà venduto solo online su store differenti, ad un prezzo medio basso e con pochissimo preavviso. A fronte di questa scelta di marketing, mi aspetterei un oggetto di assoluto culto che per specifiche tecniche e qualità costruttiva costruttiva sia ai liveubuntu phonelli di uno OnePlus ed invece anche su questo Ubuntu stupisce (in negativo). L’unico device commercializzato da ubuntu è un Aquaris E 4.5 con processore Mediatek quad-core (Cortex-A7) da 1,3GHz , GPU Mali 400,  1GB di RAM, fotocamera postariore da 8Mpx, fotocamera anteriore da 5Mpx, schermo qHD da 4.5″ , venduto al prezzo di € 169,90. (NO LTE, NO NFC, NO HD…) Insomma, la killer feature di questo fermacarte da quasi 170 euro sarà la fotocamera anteriore con la quale scattare dei bellissimi selfie, nella speranza che nel parco applicativo ci siano anche le applicazioni social per riuscire a condividerle.

Insomma, se queste sono le premesse, “lo stai facendo male”. Sarebbe veramente bello che Ubuntu nella sua stravaganza ci dia sia un motivo per adottare il suo sistema operativo ed il suo telefono ma soprattutto per non comprare un Motorola Moto G con Android allo stesso prezzo e delle caratteristiche tecniche superiori.

Mio nonno diceva sempre “chi spende poco spende due volte” e che “le cose te le devi fa bone”. Sono sicuro che mio nonno non avrebbe comprato Ubuntu Phone.